“travellers on the earth: nessun confine nella grande madre terra”

“Travellers
on the Earth: nessun confine nella Grande Madre Terra” è il titolo del modulo del
grande progetto Cives che ha visto protagonista il nostro istituto.

Il modulo è nato dall’esigenza di rendere gli alunni sempre più
consapevoli del fatto che esistono altre forme di turismo rispetto a quelle
tradizionalmente conosciute.  Tali tipi
di esperienze non sono finalizzate alla mera fruizione di servizi turistici di
massa e non dono caratterizzate da un interesse superficiale nei confronti
delle culture e civiltà dei posti che si visitano.

Al giorno d’oggi è possibile viaggiare nel senso più profondo
del termine, mediante forme non tanto innovative quanto sconosciute ai più, forme
che ampliano la coscienza civica e civile, educando alla realizzazione e al
rispetto delle diversità in ogni sua forma nonché stimolando un senso di
cittadinanza quanto più attiva e partecipata.

Gli obiettivi didattico-formativi del modulo sono stai
principalmente due, uno più propriamente di carattere informativo ed un altro più
specificamente pratico e condiviso. Gli esperti, William Mattei e Maria Pia
Cutillo, si sono impegnati, il primo a chiarire i concetti base del turismo non
di massa quali il turismo integrato, sostenibile ed equo e solidale, il turismo
comunitario (Community Based Tourism)e il Pro poor tourisme.

La seconda ha affrontato i temi del turismo di volontariato
ed i progetti di cooperazione internazionale.

Grande risalto è stato dato alle esperienze di WWOOF e di
WORK AWAY: tale forme di turismo collaborativo sono state condivise in classe
con la testimonianza di tre ragazzi coinvolti in tale esperienza, Jade e Moss
provenienti dall’Irlanda e Jamie inglese del Devon.

Non ultima la visita alla struttura “I Giardini del Sole” di
Roccarainola dove gli studenti hanno visto come un’antica dimora di campagna
possa essere convertita in uno spazio polivalente che va dall’accoglienza
alberghiera rurale, ai laboratori di erboristeria e di conserve con prodotti
rigorosamente autoprodotti e a km 0 a sostegno di un turismo non solo
sostenibile, ma condiviso, convissuto ed intimamente sentito.