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Pon “la mia terra: natura, storia, cultura e arte” – un progetto ambizioso da raccontare e da rendicontare socialmente

Pon “la mia terra: natura, storia, cultura e arte” - un progetto ambizioso da raccontare e da rendicontare socialmente

Descrizione

Sono stati attimi di grande emozione e di entusiasmo immenso per le attività di rendicontazione conclusive del progetto PON “La mia terra: natura, storia, cultura e arte”. “Un progetto ambizioso da raccontare e da rendicontare socialmente” che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione di diverse istituzioni scolastiche ed enti pubblici presenti sul territorio.

Il convegno conclusivo, che ha visto la dott.ssa Elena Mazzarelli, dirigente scolastico dell’IIS Faicchio-Castelvenere, impegnata nella direzione e coordinamento del progetto, si è tenuto oggi, 12 novembre 2019, nella suggestiva location dell’enoteca comunale di Castelvenere. La dirigente Mazzarelli, dopo il saluto istituzionale e i ringraziamenti ai convenuti, ha sottolineato che il progetto, costituito da diversi percorsi formativi e in rete con l’IC S@mnium di Pontelandolfo, l’IIS Diana di Morcone, il GAL Titerno e Alto Tammaro, alcuni comuni, diverse pro-loco, molteplici attività produttive ed enti di formazione, ha avuto notevoli ricadute sugli allievi.

I diversi percorsi formativi implementati hanno favorito lo svilupparsi di autonomie pratiche e hanno incentivato la partecipazione più attiva e consapevole degli alunni alla vita della comunità locale. Inoltre, è stata costantemente stimolata la curiosità e sono stati favoriti notevolmente l’interesse, il senso di responsabilità verso il patrimonio artistico, storico, culturale e naturale per contribuire alla costruzione di una coscienza civica improntata al rispetto, alla conservazione e alla valorizzazione dei beni culturali. Il percorso ha offerto un avvicinamento diretto ed una conoscenza personalizzata del territorio, per raccontarne non soltanto la storia, ma anche gli aspetti relativi al quotidiano e all’abitare di ciascuno. È doveroso soffermarsi sul passato per riflettere sul presente e proiettarsi in un futuro ricco di occasioni di sviluppo e di lavoro nel territorio, non per essere semplici fruitori, ma per poter implementare progetti di sviluppo locale tramite attività stimolanti, interessanti e motivanti, attraverso le quali ognuno possa “diventare imprenditore di sé stesso”.

La dirigente scolastica dell’IC S@mnium di Pontelandolfo, dott.ssa Elisanna Pezzuto, ha definito “ottimo” il lavoro di squadra svolto da tutti i soggetti coinvolti e molto positivo il bilancio anche in termini di confronto e di comunicazione efficace ed efficiente, al contempo, tra le scuole. Ha esplicitato, inoltre le attività svolte dagli alunni dell’IC: moduli di ricerca-azione che hanno avuto come cardine gli eventi storici che caratterizzarono il massacro di Pontelandolfo e Casalduni, compiuto dal Regio Esercito italiano ai danni della popolazione civile dei due comuni in data 14 agosto 1861.

La prof.ssa Antonietta Perugini, in qualità di progettista, ha sottolineato come l’intero progetto sia stato la risultante di un’ampia condivisione tra i partner e ha descritto le peculiarità dei diversi moduli attivati che, per la sede di Faicchio, hanno visto la realizzazione di un prodotto turistico innovativo in una lingua comunitaria, nella prospettiva di un’offerta integrata di beni e servizi nello spazio di cooperazione e non solo. Ha delucidato i temi affrontati nei moduli svolti nella sede di Castelvenere, quali il canto, la musica, la drammatizzazione e l’enogastronomia che sono, sono stati e saranno gli elementi, da sempre presenti nei contesti locali, che uniscono passato e presente, giovani e anziani, diventando così il punto di forza per attrarre un turismo di qualità.

Nel corso del convegno, è intervenuto anche il Dott. Massimo Di Tocco, in qualità di coordinatore del GAL Titerno e Alto Tammaro, il quale, alla luce delle evidenze molto positive, riportate grazie anche alla collaborazione come unico comun divisore, intesa come condivisione di obiettivi, di buone pratiche, di processi e di risultati, ha sottoposto alla massima autorità dei relatori, la Dott.ssa Mazzarelli, la possibilità di costituzione di una nuova rete per la realizzazione di un nuovo progetto, “seguendo come esempio quello appena concluso e su cui si sta rendicontando”.

Nel corso del convegno è intervenuto anche il dirigente scolastico del Centro provinciale per l’istruzione degli adulti di Benevento, prof. Antonio Gaita, il quale ha definito l’intero piano di lavoro “come un esempio concreto di accountability e non di terminale astratto, fil rouge che lega tra loro il Ptof, il RAV, il PdM e la rendicontazione sociale, attraverso un’evidenza concreta e manifestata degli obiettivi”. La parola è passata al valutatore, prof. Antonio Melillo, che ha commentato e mostrato un video molto significativo inerente la documentazione multimediale che racconta il progetto nella sua totalità, le esperienze, i percorsi e gli eventi.

La Dirigente Elena Mazzarelli, ringraziando tutti gli operatori, ha affermato infine che, “per la realizzazione dell’intero progetto e per l’acquisizione di competenze auto imprenditoriali, sono stati necessari entusiasmo, passione ed impegno come unici ingredienti, la cui importanza risiede nel mantenere viva la memoria storica e le tradizioni che, se non conservate nel tempo, rischiano di scomparire con il venir meno dei soggetti portatori di cotanta conoscenza”. A convegno concluso, è seguito un momento conviviale curato in maniera eccelsa dai corsisti e dai docenti ITP del corso serale presso la sala ristorante dell’IPSEOA di Castelvenere.

Tale occasione di riflessione è stata testimonianza concreta degli impegni assunti, dell’uso delle risorse, dei risultati brillantemente conseguiti, degli effetti sociali prodotti nell’ambito di un dialogo positivo tra la scuola e i propri stakeholder. Le performance della scuola sono risultate ampiamente positive in termini di efficienza (miglior utilizzo delle risorse disponibili), di efficacia (raggiungimento degli obiettivi) e di equità (la scuola come costruttore del bene comune per le giovani generazioni).

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