Grande soddisfazione per la studentessa Sarah Guglielmucci e per tutta la comunità scolastica nella manifestazione di premiazione del 3 Maggio presso l’aula consiliare della Regione Campania che ha visto premiati la studentessa e l’Istituto.
Il premio per Sarah è stato un avvincente viaggio a Bruxelles presso le istituzioni europee ottenuto grazie alla partecipazione al concorso “Campania- Europa” bandito dall’AREC Campania. Oggetto del concorso un tema sulle problematiche legate alla complessa situazione geopolitica nel contesto europeo e alle ancora timide risposte da parte delle istituzioni sovrane e sovranazionali. Nell’elaborato, risultato vincente, la studentessa affrontava, in modo personale e approfondito, le contraddizioni di un’Europa in cui i nazionalismi spesso prevalgono sull’originale disegno e progetto di Ventotene. Sarah, nel tema, offriva spunti personali e critici sulle soluzioni alla crisi europea e auspicava un dialogo più costruttivo tra le autorità nazionali ed europee affinchè non venissero vanificati il sacrificio e l’impegno di donne e uomini che, come la giovane studentessa, credono che una Europa unita e una più efficace integrazione, siano garanzia di pace e di progresso.
L’onorevole Giovanni Zarro, in presenza del presidente del consiglio regionale della Campania e di altri esponenti della regione e del MIUR, premiava la studentessa augurandole il meglio per il suo futuro professionale. Già il giorno seguente, il 4 Maggio, Sarah partiva per Bruxelles.
Al suo rientro così racconta la sua esperienza:
“Tutto è iniziato quando la professoressa Caterina Luciano, referente del progetto AREC Campania, entrò in classe e chiese a me e alle mie compagne chi volesse partecipare al concorso promosso dall’associazione AREC Campania che prevedeva, come premio, un viaggio a Bruxelles.
Così, per la prima volta, decisi di mettermi in gioco e pensai:” nella vita NEVER SAY NEVER”( Mai dire mai).
Non partii con l’intento di dover vincere a tutti i costi ma con la certezza che, qualunque risultato avessi riportato, avrei dimostrato a me stessa di sapermi mettere in gioco. Una sorta di sfida, senza pormi limiti di impegno, ma investendo tutte le mie risorse e la mia determinazione.
Col passare dei giorni la professoressa mi sorprese. Ricordo che ero in gita in Costa Azzurra con la scuola e mi arrivò una chiamata verso le 4 del pomeriggio. Mi disse che quel tema, il mio tema, era stato molto apprezzato e che sarei dovuta partire per Bruxelles per visitare le istituzioni europee.
Ero felice, mi sentivo soddisfatta.
Non è stata solo la mia vittoria, ma la vittoria di tutta la mia classe (che mi ha sostenuta durante questo percorso), della professoressa Caterina Luciano che mi ha accompagnata e guidata e infine, ma non ultima, di tutta la mia scuola che, grazie alla Dirigente Scolastica dott.ssa Elena Mazzarelli, sempre presente e sempre molto vicina a noi alunni, ci ha offerto e ci offre ancora oggi esperienze culturali e lavorative molto formative ed emozionanti, come quella che ho vissuto io.
Durante questo viaggio ho conosciuto ed ho trovato una nuova famiglia: l’AREC. Persone speciali che lavorano con impegno e serietà e che offrono a noi studenti esperienze culturali molto interessanti.
Visitare le istituzioni europee, entrare nel Parlamento europeo sono state emozioni uniche, ormai incise nel mio cuore che batte sempre per un’Europa unita e solidale.
Ho avuto la possibilità e la fortuna di vivere in prima persona luoghi difficilmente accessibili, di confrontarmi con una nuova realtà, una nuova città, nuovi posti, nuove persone che mi hanno aiutata a maturare ancor di più e a capire quanto sia importante oggi realizzarsi in una visione e in un contesto europeo ed interculturale.
Sono partita con l’intenzione di intraprendere studi universitari l’anno prossimo e sono tornata dal viaggio ancora più convinta e motivata.
Sono esperienze che segnano e che mi hanno positivamente segnata. Un appello che voglio fare a tutti i miei compagni, a tutti i ragazzi è quello di rischiare e di mettersi in gioco sempre, perché chi non rischia non vince ed io questa volta HO VINTO”.
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