Descrizione
Nell’ambito del progetto Scuola Viva, modulo di “Creazione di impresa”, la classe IV A dell’ITT di Faicchio, il giorno 18 maggio ha fatto un tuffo nel passato, rivivendo con interesse ed entusiasmo la vita lavorativa delle seterie di San Leucio, e la vita a corte nei giardini inglesi della Reggia di Caserta.
La classe ha avuto modo di visitare le seterie di San Leucio, oggi patrimonio dell’Unesco, esempio concreto di come i Borbone costruivano i nuovi borghi per sperimentare impianti, basandosi sulla autonomia industriale e interessante percorso di archeologia industriale, con sale con strumenti per la produzione e lavorazione della seta, un’ampia sala con telai in legno perfettamente funzionanti, mostra di manufatti, la cuculliera e la filanda. La guida turistica del Belvedere ha incantato gli studenti con il racconto del Codice leuciano, che “non è semplicemente un racconto”. E’ un sunto di principi ed ideali che avrebbero dettato le linee politiche dei futuri governi socialisti e comunisti, pubblicato in sole 150 copie, e affiancato da un opuscolo per ricordare i doveri dei cittadini di San Leucio, ed uno per ricordare gli impegni religiosi da rispettare.
Un giro nel Parco della Reggia, anche questa patrimonio dell’Unesco, è servito per ammirare le stupende fontane e le meravigliose statue che le incorniciano e per prepararsi alla passeggiata nei bellissimi giardini inglesi, costruiti a partire dal 1785 per volere di Maria Carolina d’Austria, moglie di Ferdinando IV, dall’architetto Carlo Vanvitelli, in collaborazione col botanico e giardiniere inglese John Andrew Graefer, Il giardino all’inglese è, dunque, un luogo paradisiaco in cui si mescolano storia, natura e meravigliosi scorci che hanno mantenuto intatto il loro fascino nonostante lo scorrere del tempo. Si tratta del primo giardino di paesaggo italiano, costellato di fiumiciattoli, cascate, viali e vialetti, arricchito con maestosi platani, cedri del Libano, pini, cipressi, magnolie, palme, piante grasse, piante acquatiche, piante indigene ed esotiche tra cui la camelia, importata per la prima volta in Europa nel 1880. I ragazzi hanno potuto ammirare e rimanere incantati dalle varie attrattive: il teatro all’aperto Aperia, di forma classica, il Canale d’Acqua, la Fontana del Pastore Antico, lo spazio del Cedro del Libano, il Bagno di Venere e il Crioptoportico, un finto rudere con pareti ricoperte di finti marmi, con crepacci e rotture fatte a regola d’arte. Ed ancora: la cascata d’acqua che sgorga, impetuosa, da una finta roccia; il Canale Inferiore, cui seguono il Ponte e il Canale Superiore che si conclude con il Lago dei Cigni e con la statua di Venere. Non mancano il tempietto circolare, l’ex labirinto, il Vivaio, l’Ex Scuola Botanica, la Vasca con rampe, la Grande Serra, il Casino Inglese, i Mulini.
Questa magnifica esperienza è stata resa possibile grazie alla disponibilità e alla sensibilità della Dirigente Elena Mazzarelli, che gli studenti ringraziano perché come sempre sostiene queste iniziative di ampio respiro culturale.