“i luminari e gli uomini illustri di faicchio tra il 1700 e il 1900”: grande successo per il secondo incontro di letture al borgo.

“Un paese ci vuole” scriveva Cesare Pavese, per sottolineare l’importanza di un’identità precisa
costruita con la storia e con il senso di appartenenza ai luoghi; ed è proprio questa consapevolezza, unita a un grande amore per il territorio, ad aver caratterizzato il secondo incontro del progetto Letture al borgo, tenutosi questa mattina nell’aula consiliare del Comune di Faicchio.

L’iniziativa, promossa dall’ente locale e accolta con grandissimo entusiasmo dalla dirigente scolastica, dott.ssa Elena Mazzarelli, ha visto gli studenti delle classi terze e quarte dell’indirizzo odontotecnico e turistico dell’I.I.S. Faicchio protagonisti di un’intensa interlocuzione con il dott. William Mattei, promotore culturale dell’area di Faicchio e grande appassionato di cultura locale.

Dopo i saluti del sindaco, dott. Nino Lombardi e della dirigente scolastica, in cui è stata sottolineata l’importanza del rapporto sinergico tra istituzioni e l’apertura al territorio, unitamente alla passione per la cultura e la lettura, i discenti, guidati da Rosanna Della Ratta, docente referente del progetto, e dalle docenti di lettere Antonella Iatomasi, Federica Casale e Amalia Meola, hanno introdotto il lavoro del dott. Mattei con la lettura di poesie della poetessa faicchiana Elisa Del Giudice, intervallati da significativi e coinvolgenti brani musicali.

È seguita la presentazione di alcuni dei tanti uomini illustri presenti all’interno del libro del dottore Mattei, “I Luminari e gli uomini illustri di Faicchio tra il 1700 e il 1900”, durante la quale si è posto l’accento sulle notevoli personalità del passato che hanno dato e continuano a dare lustro al territorio e alla storia nazionale, come Umberto Fragola, i fratelli Di Martino, Luigi Palmieri, i fratelli Pascale, nonché sull’importanza della memoria storica quale chiave non solo per la conoscenza del presente, ma anche per l’apertura al futuro, soprattutto nell’era della tecnologia che vorrebbe tutti gli uomini uguali e poco pensanti.

Attraverso la coinvolgente spiegazione dello studioso, la platea è rimasta affascinata dai testi originali del Settecento, dagli articoli di giornali d’epoca e dagli aneddoti che avevano come protagonisti i grandi del territorio ed è andata via con la cognizione di quanto importante siano la ricerca storica e il ricordo delle imprese dei grandi, giacché, come ha ricordato il dott. Mattei citando Ugo Foscolo, perpetuando la memoria, si stimola alla virtù e la letteratura può eternare il passato.

Al 26 aprile per il terzo incontro!

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